Sembra strano, ma in molti stanno usando la cipolla nel wc: a cosa serve e come funziona.
A quanto ci risulta, non esistono ancora studi specifici sull’efficacia della cipolla nel WC. Il rimedio della nonna, approvato anche da alcuni idraulici vecchia scuola, non è mai stato analizzato con metodo scientifico da qualche importante ricercatore. E, se qualche ricerca è stata fatta, non è comunque mai finita su riviste specializzate… A ogni modo, la cipolla non va sottovalutata!

La cipolla, umile ma fondamentale protagonista della cucina mediterranea, dà il suo meglio quando si tratta di preparare sughi e soffritti vari. Ma sa difendersi anche in altri ambienti della casa. Per esempio, nei sanitari. La cipolla (Allium cepa L.) è una pianta bulbosa incredibile sotto più punti di vista. Ha elevate proprietà aromatiche ed è nota anche per i benefici che apporta alla salute, grazie ai minerali che contiene in alto grado e alle sue qualità antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche.
Ecco, l’ultimo dato è quello fondamentale in relazione al WC. Se la cipolla ha qualità antimicrobiche, significa che può essere sfruttata come purificatore naturale. Più in particolare, il bulbo rivela proprietà antimicrobiche e deodoranti. Ed ecco perché può essere sfruttata per eliminare i cattivi odori e igienizzare il gabinetto. Ok, non sostituisce una pulizia profonda, ma può attenuare temporaneamente gli odori e può contrastare la proliferazione di microbi e batteri.
La cipolla ingrediente fondamentale anche per profumare il wc in bagno!
Tutto ciò perché il vegetale è ricco di composti solforati, come l’allicina, che hanno proprietà antibatteriche e deodoranti. Tali composti sono in grado di reagire con le molecole maleodoranti presenti nell’ambiente, contribuendo a neutralizzarle. Inoltre, la cipolla ha una forte capacità di assorbire odori, motivo per cui viene spesso usata anche in frigoriferi o ambienti chiusi. Suona paradossale, ma è così…

Di solito si è abituati a pensare alla cipolla come a un bulbo che puzza. Sempre per colpa dei composti solforati, che si liberano quando la cipolla viene tagliata o danneggiata. In ambienti chiusi e poco ventilati, questi composti si accumulano e diventano più percepibili, generando quel particolare odore pungente, di zolfo, appunto. Quando la cipolla è intatta o tagliata in modo netto, se viene lasciata in un ambiente ampio e ventilato, puzza di meno.
Succede così anche nel WC, dove i composti della cipolla possono reagire con molecole maleodoranti presenti nell’aria come appunto l’ammoniaca (della pipì) e i composti azotati (propri delle deiezioni). Insomma, nel contesto speciale della latrina, la cipolla non sprigiona un particolare olezzo, ma agisce come assorbente naturale, neutralizzando altri odori.
Per sfruttare questo antico metodo empirico, si deve tagliare una cipolla a metà. Una metà dovrebbe essere posizionata sul bordo del gabinetto e l’altra vicino allo scopino. Dopo, si lascia agire per alcune ore. Idealmente, bisognerebbe farlo durante la notte o quando il bagno non viene usato. Attenzione a non lasciare la cipolla in azione per più di 24 ore. Dopo un po’ comincerà giocoforza a decomporsi e a puzzicchiare. Non bisogna neanche metterla direttamente nell’acqua del WC, dove non avrebbe alcun effetto.