Per una colazione perfetta c’è un errore da non commettere mai: dettaglio da non sottovalutare, parola di Bruno Barbieri.
Non è un mistero che la colazione sia considerata da molti il pasto più importante della giornata. Quello che attiva il metabolismo e ti dà la giusta energia per affrontare la giornata e ed eliminare immediatamente il senso di stanchezza mattutino. Anche se si ha poco tempo, non bisognerebbe mai saltare il pasto del mattino, che, per essere perfetta, deve bilanciare gusto e benessere. Chi ama la colazione e non ne ha mai fatto un mistero è Bruno Barbieri, uno dei cuochi e personaggi televisivi più amati dal nostro pubblico.

Esperto di cucina e di hotellerie, Barbieri crede fermamente che la colazione sia il biglietto da visita di ogni struttura, quello che ti spinge a tornare (o meno) in un posto. Quando viaggia, lo chef emiliano presta particolare attenzione al servizio mattutino e agli errori con cui, spesso, si ritrova a fare i conti quando è il momento di fare colazione. Uno in particolare è da evitare per non rischiare brutti inconvenienti.
Pane a colazione, il consiglio (prezioso) di Bruno Barbieri e l’errore da evitare
Intervistato da Vanity Fair qualche anno fa, Bruno Barbieri ha sottolineato nuovamente quanto per lui sia importante il servizio mattutino nella valutazione complessiva di un albergo. La colazione è, spesso, il primo appuntamento della giornata in un hotel e per lo chef è fondamentale cominciare al meglio. Nell’intervista, il volto di 4 Hotel ha elencato diversi aspetti per lui fondamentali per una colazione perfetta.

Dalla sala ampia e luminosa, all’ordine del buffet, fino all’unione della proposta salata insieme a quella dolce. Un buffet ricco e fornito è un piacere per gli occhi e per il palato, ma attenzione: la quantità non è mai e poi mai da preferire alla qualità. Come nel caso del pane, al quale lo chef ha dedicato una parentesi particolare, spiegando nel dettaglio il suo punto di vista: “Non serve a niente presentare al buffet i pani più diversi se non sono realizzati a regola d’arte. Ne bastano tre, in definitiva: uno nero, uno ai cerali, uno bianco leggero. Se la cucina è in grado, preparare un pane in cassetta o qualche ‘speciale’ migliora l’offerta. Al contrario, se la panificazione è un problema meglio affidarsi ad uno specialista esterno”.