
Allora è stato a contatto con il grande chef Gualtiero Marchesi. Nel 1999 ha preso in gestione la dimora storica Villa Crespi, insieme a sua moglie Cinzia Primatesta, a Orta San Giulio, dove svolge il ruolo di chef patron. Il suo talento e il suo impegno sono sempre stati premiati, infatti ha ricevuto, nel corso della sua carriera, ben 9 stelle Michelin. Lo chef, però, in un’intervista, si è lasciato andare ad una inaspettata confessione e ha svelato cosa non rifarebbe.
Antonino Cannavacciuolo, la rivelazione dello chef è inaspettata: è certo, non lo rifarebbe
Dopo aver iniziato a piccoli passi a farsi conoscere nel mondo della ristorazione, in cucina, Antonino Cannavacciuolo è riuscito a crearsi un nome e soprattutto un impero. La sua Villa Crespi è uno dei posti più esclusivi e non a caso è frequentata anche da tantissimi personaggi famosi importanti. Lo chef ha rilasciato un’intervista alla redazione di Gambero Rosso e ha avuto modo di parlare del suo lavoro e in generale della sua carriera.

Ha raccontato dei tantissimi sacrifici fatti per arrivare dove è oggi, anni di duro lavoro affrontati insieme a sua moglie Cinzia Primatesta, ma anche di privazioni. Ha spiegato di aver vissuto periodi complicati, in particolare dal 1999 al 2012 e di essersi trattato davvero male: “Sono stati davvero tosti, mi sono trattato male. Ero un morto vivente, facevo dalle sette di mattina alle due di notte. Poi io ero testardo, la linea la facevo io, la pasticceria la facevo io, le torte per i matrimoni le facevo io”.
E a chi gli chiede se lo rifarebbe, appare molto deciso nella risposta e sinceramente dice che no, non lo rifarebbe: “Mi chiedessero di rifarlo, non lo rifarei”, ha detto senza pensarci. Lo chef ha vissuto, a quanto pare, anni di duro lavoro: lavorava dalle 7 del mattino fino a tarda sera ed era solito fare tutto da solo in cucina, essendo- come dice- testardo. Ecco perché non rivivrebbe quegli anni.