È meglio il tonno in lattina o in vetro? Potrebbe non sembrare, ma ci sono delle differenze importanti. Ecco quale scegliere e perché.
Il tonno in scatola è una soluzione pratica e comoda per i nostri pasti, adatto per le insalate e i panini ma anche per la preparazione di sughi o primi piatti. Eppure, gli esperti ne sconsigliano un consumo eccessivo: il motivo è dato dalla presenza di Bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica che viene utilizzata per la produzione di confezioni e contenitori ad uso alimentare e che può avere effetti dannosi sulla salute. Per ridurre i rischi, è importante fare acquisti con consapevolezza.
In una delle sue recenti indagini, la rivista Il Salvagente ha preso in esame 6 scatolette di tonno sott’olio prodotte da diversi marchi, senza rendere noti i nomi di questi ultimi. I risultati hanno evidenziato un dato allarmante: tutti i prodotti sottoposti al test contenevano tracce di Bisfenolo A – seppur inferiori ai limiti previsti dalla legge.
Questa sostanza chimica viene usata per il rivestimento interno delle lattine di tonno e può contaminare il cibo. Il BPA agisce come un interferente endocrino, con conseguenze dannose sul sistema immunitario e la fertilità. A dosi elevate, può essere tossico per i reni e il fegato. Come fare, quindi, per tutelarsi senza dover rinunciare ad un prodotto tanto versatile?
Come suggerito dall’Environmental Working Group, organizzazione no-profit impegnata nella ricerca e nella sensibilizzazione su temi come la sicurezza dei prodotti e la salute ambientale, il tonno nelle confezioni di vetro rappresenta l’opzione migliore. Gli alimenti in scatola, infatti, andrebbero evitati proprio per i rischi legati alla presenza di Bisfenolo A – soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza.
Ad ogni modo, gli esperti invitano a ridurre il consumo di tonno in scatola e non solo per via del BPA. Questo alimento contiene anche mercurio, un’altra sostanza tossica dannosa per la salute. Nel tonno sott’olio, inoltre, è presente sale in quantità elevate, utilizzato per la sua conservazione e responsabile dell’aumento della pressione sanguigna se consumato eccessivamente.
Infine, non dimentichiamo i conservanti, da limitare nelle nostre diete. A chi non può proprio fare a meno del tonno in scatola, si consiglia di consumarlo con moderazione, non andando oltre 1-2 volte alla settimana, e di alternarlo al pesce fresco – che è sempre la scelta migliore per la nostra salute.
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