Qual è la dose giusta di pasta da consumare a persona: Bruno Barbieri non ha dubbi e rivela la porzione perfetta.
È il simbolo della cucina italiana ma, in generale, dell’italianità. La pasta è l’alimento per eccellenza del nostro Paese, quello per tutti, che piace a tutti, costa poco e può essere cucinato in innumerevoli modi. Quasi la metà degli italiani mangia pasta tutti i giorni e non importa il formato, sebbene spaghetti e penne occupino i gradini più alti del podio delle preferenze. Un amore senza fine, ma in molti si chiedono qual è la giusta porzione di pasta da consumare a persona?
Premesso che non esiste una risposta universale e che l’alimentazione corretta varia da persona a persona, è possibile indicare, in linea di massima, la dose perfetta per un pasto ideale. A dire la sua sulla questione ci ha pensato anche Bruno Barbieri, che ha definito la pasta “il biglietto da visita della mia cucina, del nostro Paese e dell’italianità”. Intervistato da Mi-tomorrow, lo chef ha parlato proprio della porzione perfetta per un piatto di pasta.
Se pensi all’Italia, pensi alla pasta, un primo piatto che non manca praticamente mai sulle nostre tavole. Che si tratti di penne al pomodoro, spaghetti alla Nerano, bucatini all’Amatriciana o trofie al pesto, nessuno può fare a meno di un alimento tanto gustoso quanto versatile. Un cibo democratico, capace di mettere d’accordo davvero tutti, tranne quando si tratta di dosi e porzioni. Quanti grammi di pasta è bene mangiare a persona, in ogni pasto?
È chiaro che il fabbisogno nutrizionale di ogni persona cambi in base a diversi fattori, ma lo chef Bruno Barbieri ha provato a rispondere alla domanda a Mi-tomorrow. Secondo lo storico giudice di Masterchef Italia, la porzione perfetta per un piatto di pasta varia a seconda di alcuni aspetti fondamentali: “Dipende dal contesto, dal condimento e dal numero di portate del menù. A casa 100 grammi li mangio e anche al Fourghetti la porzione di massima è la stessa. La cosa importante per me è non sprecare“. Sia a casa che nel suo bistrot, situato inizialmente a Bologna e poi spostatosi a Milano, la parola d’ordine è non sprecare. Se la pasta è il piatto unico si può essere più “generosi”, ma, nel caso di un menù più sostanzioso e ricco di pietanze, la dose si può anche ridurre.
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