L’ultimo allarme del Ministero della Salute fa preoccupare: quali sono i tramezzini richiamati per la presenza di Listeria.
Nel caso specifico abbiamo a che fare con una contaminazione da Listeria monocytogenes: si tratta di un batterio capace di resistere anche a temperature basse, che può annidarsi in alimenti pronti come insalate, formaggi, salumi o, in genere, piatti confezionati..

La Listeria è un batterio particolarmente subdolo. Può causare sintomi lievi in persone sane, ma diventa parecchio pericoloso per donne in gravidanza, persone anziane e individui con difese immunitarie basse.
Ecco perché, quando anche viene rivelata anche la possibile presenza, il prodotto viene ritirato. Si tratta di un’azione di responsabilità, che coinvolge il Ministero della Salute. Sul sito ufficiale del Ministero c’è una sezione apposita in cui vengono pubblicati tutti i prodotti ritirati. E sono tanti…
Proprio di recente è stato segnalato un richiamo precauzionale per un lotto di tramezzini farciti a marchio Ibis. Si tratta di sandwich pronti venduti nei supermercati Migross. Il motivo è appunto quello della possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes.
Tramezzini contaminati da Listeria monocytogenes, cosa fare?
I tramezzini interessati contenevano vari ingredienti. Prosciutto tipo Praga, scamorza affumicata, pomodorini e maionese. E sono confezionati assecondando un peso orientativo di 170 grammi. Il lotto in questione è il numero 163 e la scadenza era fissata al 17 luglio 2025. Il produttore indicato dalla segnalazione del Ministero è Italia Alimentari Spa. Lo stabilimento è quello di Gazoldo degli Ippoliti, in provincia di Mantova.

Il Ministero ha chiarito che il richiamo è stato effettuato in via cautelativa. Quindi chi ha già acquistato e magari consumato il prodotto non deve per forza preoccuparsi. Non è infatti detto che il prodotto fosse effettivamente contaminato. Eppure la prudenza, in campo alimentare, non è mai troppa. E il dovere dello Stato è appunto quello di vigilare, esaminare e intervenire, per proteggere i consumatori e la loro salute.
Va da sé che chiunque abbia acquistato questi tramezzini è invitato a non consumarli e a restituirli al punto vendita. In caso di sintomi sospetti dopo il consumo, come per esempio un po’ di febbre, della nausea o dei dolori muscolari, il consiglio è quello di avvisare il proprio medico curante.
Ma, per garantire che la fiducia riposta in ciò che portiamo sulle nostre tavole non venga mai tradita, bisogna stare sempre attenti. Di norma, il richiamo parte proprio dai produttori, dai distributori o dai punti vendita. Quando si scopre una non conformità (come contaminazione da Listeria, da Salmonella o da allergeni non dichiarati, ecc.), deve partire una segnalazione al Ministero. Dopodiché avviene il ritiro del prodotto dal mercato e vengono affissi dei cartelli nei punti vendita e pubblicati degli avvisi nei siti web.