LIDL condannata per questa scorrettezza verso i clienti: multa pesantissima

I clienti possono ancora fidarsi dei supermercati LIDL, nonostante la recente condanna che mette in crisi il gigante tedesco.

Super offerte, scaffali sempre pieni, capillare presenza sul territorio e attenzione ai bisogni reali del cliente. Così la LIDL ha saputo conquistare l’Europa intera. Anche in Italia la LIDL non si è limitata a esportare il modello tedesco. Lo ha italianizzato, cominciando subito a promuovere prodotti locali, a stringere accordi con produttori legati al territorio, comprese piccole aziende della filiera agroalimentare…

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LIDL condannata per questa scorrettezza verso i clienti: multa pesantissima (Foto: AnsaFoto) – mastrosasso.it

E, in poco tempo, la catena di discount si è guadagnata la fiducia dei consumatori. La LIDL sa offrire qualcosa di rassicurante, investendo nel territorio e valorizzando il Made in Italy, ma senza alzare i prezzi o smettere di proporre al suo pubblico prodotti vari. La chiave del successo è proprio questa: saper abbinare prezzi competitivi, sistema di casse veloce e innovazione e immagine moderna e accattivante. In termini di strategie comunicative la LIDL vince contro tutti. Ma lo fa rispettando le regole?

Dalla Francia arriva la notizia di una condanna. La LIDL dovrà pagare 43 milioni di danni dopo essere stata condannata per pubblicità ingannevole. La LIDL, dunque, inganna i clienti? La Corte d’Appello di Parigi ha costretto il gruppo a risarcire per parecchi milioni il concorrente Intermarché per concorrenza sleale e, appunto, per pubblicità ingannevole. Tra il 2017 e il 2023, la LIDL ha trasmesso tantissimi spot in tv (più di 370) promuovendo prodotti a prezzi vantaggiosi.

E fin qui nulla di strano. Il problema è che non garantiva la disponibilità di quei prodotti in tutti i suoi negozi per almeno quindici settimane, così come richiesto dalla legge transalpina. La LIDL lasciava intendere ai clienti che le offerte erano valide solo in alcuni punti vendita, ma lo faceva nascondendo l’informazione, ovvero scrivendolo in piccolo, in basso a destra dello schermo.

La LIDL ha ingannato i clienti francesi?

Nel 2021, la catena ha cominciato ad aggiungere una voce fuori campo. Il problema non è stato tuttavia risolto, dato che secondo l’accusa il messaggio restava poco chiaro. Ed è così che la Corte ha stabilito che Lidl era consapevole della limitata disponibilità e ha quindi agito con intenzionalità. La denuncia è partita da un concorrente: Intermarché. Il
Il gruppo ITM, che gestisce Intermarché e Netto, ha avviato la causa nel 2019. Inizialmente era arrivato un rigetto. Poi il gruppo ha fatto ricorso. E ora ha ottenuto la condanna.

Il marchio LIDL in un punto vendita
La LIDL ha ingannato i clienti francesi? (Foto: AnsaFoto) – mastrosasso.it

Secondo i giudici francesi la LIDL avrebbe dunque sfruttato mezzi illegali per attirare clienti. E la Intermarché è stata danneggiata dato che non poteva competere con le stesse armi. Le pubblicità non hanno tecnicamente tradito la fiducia dei consumatori, ma hanno creato dei problemi a Intermarché, che ha dovuto spendere di più per riconquistare i clienti persi. Ora i tedeschi dovranno pagare il risarcimento, una multa e non potranno più trasmettere spot promozionali se i prodotti non sono disponibili in tutti i negozi per almeno quindici giorni.

Ogni infrazione futura costerà 10.000 euro. L’episodio francese è grave e va tenuto in conto. Tuttavia, la LIDL continua a impegnarsi per garantire prezzi bassi, qualità, sostenibilità e legalità. E i consumatori italiani sembrano ancora legati al marchio: si fidano. Lo stesso vale per i fornitori, che promuovono il marchio per il trattamento e la gestione degli ordini.

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