Pensare che possa esistere un supermercato dove si vendono scarti che nessuno vorrebbe mangiare può sembrare assurdo, invece è esattamente così. Ecco dove.
Ognuno di noi può avere un supermercato di riferimento a cui decide di rivolgersi per fare la spesa, magari perché vicino a casa o perché ha prezzi ritenuti convenienti, se si riescono a coniugare entrambe le esigenze diventa poi difficile cambiare. È però naturale provare curiosità quando si viene a conoscenza di un nuovo punto vendita, specialmente se ritenuto particolare per alcuni motivi ed essere tentati di provarlo per capire se non sia migliore di quello a cui si è abituati.
Al di là di tutto è però ritenuto il minimo pensare che in vendita ci siano prodotti ritenuti di qualità, in modo tale da poterli consumare senza particolari problemi se si tratta di alimenti. Un ragionamento analogo non può che essere fatto anche per altri tipi di accessori, che dovrebbero essere come minimo funzionanti. E invece esiste un posto dove gli scarti sono davvero la consuetudine, anche se questo può sembrare assurdo.
Esatto, avete capito bene, c’è un supermercato dove si vendono cose che normalmente nessuno si sognerebbe di comprare. Se però esiste, come è facile immaginare, è perché sono in tanti i consumatori che non hanno preclusioni di acquisto per quello che trovano sugli scaffali. Chi fosse anche solo incuriosito all’idea di conoscerlo meglio deve però almeno per ora rinunciare, a meno che non abbia intenzione di fare un viaggio.
Questo particolare punto vendita rappresenta infatti uno dei primi esempio del suo genere e si trova in Danimarca. WeFood, questo il suo nome, è nato el 2016 per volontà di DanChurchAid (Folkekirkens Nødhjælp), un’organizzazione non governativa danese attiva nella cooperazione internazionale. L’obiettivo che si vuole raggiungere è duplice, ma davvero nobile, ridurre lo spreco alimentare, pratica purtroppo diffusa soprattutto in Europa e in America e cercare di contrastare la fame che afflgge i Paesi poveri.
Sottovalutare un problema che coinvolge soprattutto il Vecchio Continente non appare più possibile, qui infatti troppo spesso si tengono a gettare cibi che sono ancora assolutamente commestibili, per motivi che vanno al di là dei loro aspetti nutritivi. In molte occasioni si agisce in questo modo anche solo per un’etichetta messa male o se si notano problemi estetici o legati alla spedizione pur trattandosi di qualcosa che sarebbe comunque assolutamente buono da mangiare. E in questo supermercato è possibile trovare appunto prodotti di questo tipo, che risulta essere un peccato dover mettere nei rifiuti. Non ci sono quindi rischi di alcun tipo per i clienti che decidono di acquistarli.
Non ci sono comunque grandi differenze nell’esperienza che può vivere chi si reca in questo punto vendita, del tutto simile a quanto facciamo da tempo. Tra i vantaggi ci sono ovviamente i costi ridotti, spesso anche del 50%, resi possibili anche dall’assenza di dipendenti. Chi presta servizio qui è infatti un volontario, chiamato a supportare gli utenti e a soddisfare ogni loro curiosità.
C’è poi un altro dettaglio che rende l’iniziativa lodevole, tutti i ricavi delle vendite vengono devoluti interamente a programmi di assistenza e sviluppo in Africa (Angola, Congo, Etiopia, Malawi, Sudan del Sud, Uganda, Zambia, Mali), in Asia (Bangladesh, Cambogia, India, Birmania, Nepal) e in Medio Oriente (Siria, Palestina e Libano).
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