Bruno Barbieri, dopo aver conosciuto l’arte culinaria di molti Paesi, non ha dubbi: sono queste le cucine migliori al mondo.
Bruno Barbieri è uno degli chef più famosi d’Italia ed è oggi un personaggio molto apprezzato del mondo della televisione. Dopo il diploma alla scuola alberghiera ha avuto modo di lavorare come secondo cuoco sulle navi da crociera, avendo così la possibilità di conoscere le culture culinarie di diverse nazioni. A proposito della sua gavetta sulle navi, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, in occasione dei suoi 60 anni, ha parlato dei tanti sacrifici fatti.

Ha raccontato che lavorava ben 19 ore al giorno: “Le colazioni del mattino erano alle 5, 800 omelette tutte le mattine, le facevo ad occhio, guardavo 6 padellini insieme”. Barbieri, nel corso della sua carriera, non si è risparmiato, ha lavorato tanto per poter arrivare dove è adesso. Essendo entrato in contatto con molte cucine, di tutto il mondo, conosce bene i loro piatti e le loro tradizioni. In una vecchia intervista lo chef ha svelato quali, secondo lui, sono le tre cucine migliori.
Bruno Barbieri, la classifica dello chef delle cucine migliori al mondo: non ha dubbi
In una vecchia intervista rilasciata nel podcast Muschio Selvaggio Bruno Barbieri ha avuto modo di parlare del suo lavoro e della cucina in generale. Lo chef ha avuto la possibilità di viaggiare tanto e di conoscere molte cucine, scoprendone i piatti tipici e le tradizioni. Nel corso della chiacchierata ha svelato quali, secondo il suo parere, sono le cucine migliori al mondo. Al primo posto ha posizionato quella italiana.

“Le tre cucine migliori del mondo sono la prima quella italiana, per materia prima. La seconda la cucina libanese perché racconta un mixaggio tra il mondo arabo, le colonizzazioni inglesi, francesi e la parte del basso mediterraneo, quindi diciamo anche la nostra”, ha spiegato, sottolineando la qualità della materia prima italiana e la diversità della cucina libanese, che negli anni, grazie ai numerosi contatti esterni, ha portato in tavola piatti particolari.
Barbieri al terzo posto ha messo, soprattutto per la tecnica, la cucina francese: “Per tecnica e rigore gastronomico, perché se tu vai in una cucina francese, sono molto tecnici, sono molto sul pezzo”. Ci ha poi tenuto a specificare che la cucina italiana non manca assolutamente di artigianalità e di creatività: “Noi abbiamo l’artigianalità, la creatività, abbiamo quello che gli altri non hanno, la manualità. Il gioco manuale degli italiani è in assoluto il meglio nel mondo“.